Data la mia fama di power user di dispositivi Apple (Mac, iPhone, iPad,...) in molti mi chiedono chiarimenti sul polverone sollevatosi in seguito agli ultimi aggiornamenti di iOS che rallentano le prestazioni di alcuni modelli di iPhone quando la batteria ha prestazioni inferiori a quanto richiesto.

La situazione in realtà è semplice: esclusivamente su alcuni modelli, precisamente su iPhone 6, 6s, SE e 7, Apple ha predisposto limiti di prestazioni nel caso la batteria abbia capacità ridotte - situazione tipica di batterie vecchie o difettose. Apple ha intenzione di estendere il provvedimento anche su altri modelli, ma non ha ancora specificato quali e quando.

La voce che gira è che Apple lo fa per costringerti a cambiare telefono, ma la verità è che tali riduzioni di prestazioni arrivano di rado, solo in situazioni circoscritte, per cui la maggior parte degli utenti nemmeno se ne accorge. Ovvero, il telefono di solito funziona senza limitazioni, ma se e quando la batteria è «giù» e, contemporaneamente, il telefono richiede molta energia per un compito particolarmente gravoso (per esempio quando utilizziamo app come certi giochi con la grafica 3D molto complessa), allora interviene il limite che riduce le prestazioni e quindi la richiesta di energia.

Per risolvere la questione, basta sostituire la batteria (con la batteria che funziona bene, nessun iPhone attiva i limiti di prestazioni in nessun caso). Il problema è che tale mossa è piuttosto costosa: utilizzando il canale ufficiale, ovvero l'assistenza Apple, dovrebbe costare una novantina di Euro; molto meno se si porta il dispositivo in un laboratorio «cinese» - oppure, ovviamente, se si fa da soli (operazione non banale).

Per inciso, i telefoni non Apple con batteria inamovibile hanno lo stesso problema: Apple ha fatto qualcosa per arginarlo (di fatto prolungando la vita dei dispositivi interessati), gli altri ci lasciano a piedi... con il telefono spento.

Giornalisti e blogger, come al solito senza capirci granché e, soprattutto, in cerca della sensazione acchiappaclic, si stanno sbizzarrendo in ricostruzioni fantasiose di una vicenda semplicissima, con il risultato che il mondo starnazza su rallentamenti immaginari a partire dall'iPhone 3G fino agli iPad Pro: è isteria collettiva per un problema tutto sommato inesistente. Pressapochismo, complottismo, dietrologia e agganci con leggende metropolitane purtroppo sono diventati lo standard dell'informazione a tutti i livelli.

Allego il link all'articolo di Techcrunch (tecnico e posato) che ha dato il via a tutto ciò pubblicando la citazione del candido comunicato ufficiale di Apple ("Last year we released a feature for iPhone 6, iPhone 6s and iPhone SE to smooth out the instantaneous peaks only when needed to prevent the device from unexpectedly shutting down during these conditions. We';ve now extended that feature to iPhone 7 with iOS 11.2, and plan to add support for other products in the future.").