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Visualizza Versione Completa : SIAE chiede una tassa sul download



albeton
06-11-2008, 19:06
04-11-2008
Richiesta una quota percentuale che i provider internet Adsl per legge dovrebbero versare in risarcimento agli autori.

piccolo mio commento, ma quando facevano scaricare l'impossibile a 30€ al mese con Alice (film, album etc.) questi dove erano?
Dormivano?

Come la pensate?



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fonte: www.ziomusic.it/news/viewnews.php?id=19002

albeton
06-11-2008, 19:07
La SIAE, che oggi come oggi pare coinvolta nella confusione del mercato musicale, avrebbe richiesto un sostegno istituzionale dello Stato a favore dell'approvazione di un decreto che obblighi i provider internet che forniscono servizi di Adsl a banda larga a pagare, con formula di risarcimento agli autori, una quota percentuale dei propri profitti.

Ecco quanto dichiarato: “L'Adsl consente a milioni di utenti di scaricare dalla rete, nella maggior parte dei casi evadendo il Diritto d’Autore, ogni tipo di contenuto creativo: musica, film, libri, immagini; insomma qualsiasi genere di opera dell'ingegno messa a disposizione gratuitamente da ben noti e numerosi peer to peer”.

“E’ profondamente ingiusto”, dicono alla SIAE, “che i gestori di tali linee, che da questa attività commerciale traggono enormi vantaggi economici, non siano tenuti per legge a versare, a puro titolo di risarcimento, una parte dei loro proventi agli autori per i diritti evasi. Anche perché in mancanza dei contenuti assisteremmo alla drastica riduzione dell'utilizzazione di tali linee”.

Già in passato è stata introdotta una vera e propria tassa di compensazione a carico di chi acquista nastri o CD vergini. Per stare al passo con i tempi, seguendo gli sviluppi tecnologici che oggi vedono i supporti fisici sconfitti dallo storage su disco, la SIAE ora vorrebbe tassare allo stesso modo anche i profitti internet.

Se la filosofia deve essere: tutti devono pagare indipendentemente da cosa scaricano; allora tanto vale dire che il download è legale in ogni caso, formalizzando quella che è all'atto dei fatti una realtà. Se anche la SIAE ci traesse profitto non avrebbe più interesse a combattere la pirateria via internet, ne a cercare vie più specifiche per innovare il mercato stagnante della musica.
In secondo luogo c'è la questione della gestione e distribuzione agli autori di questi ipotetici nuovi proventi che la SIAE si ritroverebbe in tasca. Ci sono molte voci critiche già ora, su altri temi come i diritti che riguardano radio e TV, chi ci dice che per la “tassa Adsl” sarebbe differente?