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Visualizza Versione Completa : Domanda sull'industria musicale ed i gruppi emergenti



Ferex
03-04-2010, 18:15
Ciao, ogni tanto ritorno in questo forum, stavolta non per consigli tecnici su Logic ma per parlare di industria musicale, quindi Sala Relax...

Io suono in una band (sono batterista), abbiamo registrato una demo di tre brani e la stiamo mandando in giro per l'Italia e all'estero con l'obiettivo di trovare un produttore, cioè qualcuno che investa su di noi per registrare un prodotto completo (non solo tre brani) e con qualità professionale...

Questo è ciò che chiediamo, ci viene invece offerta, nei migliori dei casi, la possibilità di registrare un disco a spese nostre, poi la persona da noi contattata promette di occuparsi della gestione del prodotto finito, distribuzione del cd, organizzazione di concerti, merchandising ecc.ecc.

E' naturale che sia così, la cosa non mi meraviglia, in un periodo come questo non si rischia con gente sconosciuta...

Ma la domanda che vi pongo è questa: come trovare quello giusto? Come distinguere da chi vuole solo beccarsi i soldi della registrazione?

Il genere che proponiamo è una sorta di pop-rock-prog, strutture articolate su linee vocali melodiche, molto vicini a Genesis e Yes per intenderci, e... testi in inglese.

Senza fare nomi, siamo piaciuti ad un produttore italiano, tratta il genere da noi suonato ma non ha intenzione di finanziare il nostro progetto.... dice: registrate il disco a vostre spese, io vi consiglio lo studio, un direttore artistico, vi distribuisco il disco ed organizzo i concerti... però i proventi del disco per voi saranno solo il 30%.

Indubbiamente è una bella occasione, di quelle da non perdere data la fama dell'etichetta cui ci rivolgiamo... però mi viene da pensare che all'inizio la possibilità di registrare non si nega a nessuno, tanto più se ci si va a guadagnare.

Vorrei quindi sapere come fare a capire se siamo davvero piaciuti, se hanno davvero intenzione di dedicarsi alla band, di consigliarci, indicarci una direzione che ci permetta di essere vendibili senza stravolgere la nostra arte.
Grazie, Ferex

astralbody
03-04-2010, 21:46
Senza fare nomi, siamo piaciuti ad un produttore italiano, tratta il genere da noi suonato ma non ha intenzione di finanziare il nostro progetto.... dice: registrate il disco a vostre spese, io vi consiglio lo studio, un direttore artistico, vi distribuisco il disco ed organizzo i concerti... però i proventi del disco per voi saranno solo il 30%.



LASCIA PERDERE!!!
In sostanza il suo discorso è: tu sganci i soldi, un po li dai a me, un po ai miei amici, poi io ti spillo ancora qualcosa e ti dò le briciole (nel caso rimanga qualche briciola )
Oppure fai come ti pare, io su di te non investo un euro!

Valerio
03-04-2010, 21:56
anche a me sembra come dice Astralbody. Certo però che in futuro, aver fatto un disco con un'etichetta importante (anche se a spese vostre...) può avere qualche valore (ma lo dico da non addetto ai lavori!)

astralbody
03-04-2010, 22:15
anche a me sembra come dice Astralbody. Certo però che in futuro, aver fatto un disco con un'etichetta importante (anche se a spese vostre...) può avere qualche valore (ma lo dico da non addetto ai lavori!)


Mah, io penso che ormai le etichette "importanti" investano soltanto sui loro artisti di punta, non c'è più spazio per gli emergenti, solitamente (e io ne so qualcosa...) capita che producano anche nuove cose, ma lo fanno magari per questioni commerciali (questioni di bilanci interni intendo) , poi promozione inesistente e distribuzione fatta alla meno peggio...
Questo perchè non esiste più il discografico che fa il lavoro per passione ma esistono soltanto degli imprenditori che oggi fanno i discografici, magari ieri vendevano prosciutti, a cui interessa soltanto la parte commerciale e non quella artistica...
Non so quindi se ora come ora se possa avere un senso, una valore a livello di curriculum il fatto di aver registrato per un'erichetta importante...

lovekey
03-04-2010, 22:25
Mah, io penso che ormai le etichette "importanti" investano soltanto sui loro artisti di punta, non c'è più spazio per gli emergenti, solitamente (e io ne so qualcosa...) capita che producano anche nuove cose, ma lo fanno magari per questioni commerciali (questioni di bilanci interni intendo) , poi promozione inesistente e distribuzione fatta alla meno peggio...
Questo perchè non esiste più il discografico che fa il lavoro per passione ma esistono soltanto degli imprenditori che oggi fanno i discografici, magari ieri vendevano prosciutti, a cui interessa soltanto la parte commerciale e non quella artistica...
Non so quindi se ora come ora se possa avere un senso, una valore a livello di curriculum il fatto di aver registrato per un'erichetta importante...

Quoto!... E per di più ora si sono anche inventati la distribuzione su Internet,...

gabrystick
05-04-2010, 15:18
ho avuto modo di parlare con addetti ai lavori su una discussine simile e la loro risposta è stata:
non esiste discografico che davanti a un pezzo che tira non investa del denaro, se non lo investe vuol dire che non vede un ritorno economico da una vendita di dischi, quindi per dirla povera se i pezzi non vendono non vuol dire che non sono belli ma semplicemente sono simili e si vanno a aggiungere a migliaia di altri pezzi che "mensilmente" vengono scritti e composti.

astralbody
05-04-2010, 21:04
non esiste discografico che davanti a un pezzo che tira non investa del denaro, se non lo investe vuol dire che non vede un ritorno economico da una vendita di dischi, quindi per dirla povera se i pezzi non vendono non vuol dire che non sono belli ma semplicemente sono simili e si vanno a aggiungere a migliaia di altri pezzi che "mensilmente" vengono scritti e composti.


Sono d'accordo !

albeton
06-04-2010, 09:23
siamo piaciuti ad un produttore italiano, tratta il genere da noi suonato ma non ha intenzione di finanziare il nostro progetto.... dice: registrate il disco a vostre spese, io vi consiglio lo studio, un direttore artistico, vi distribuisco il disco ed organizzo i concerti... però i proventi del disco per voi saranno solo il 30%.

Qualcosa nella tua descrizione, stona.

Un produttore - che di norma è il direttore artistico del prodotto - produce (quindi paga e incassa).
Quello che hai descritto invece non è un produttore, ma è il discografico che giustamente, vi chiede un disco finito da distribuire.

Se anche questo discografico fosse Faust in persona, e ti garantisce 3€ a copia (30%), io firmerei subito,
ma posso garantirti (per colpa delle tasse alte) che il tuo guadagno, difficilmente supererà l'euro ;)