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Visualizza Versione Completa : Come attivare la sensitivity in Play 3 con gli HS?



sbiril
08-03-2013, 23:26
Un saluto a tutti. Sono nuovo del forum e mi presento. Mi chiamo Mirco e da anni lavoro con Logic, Mac, campionatori vari, suoni, ecc. ma non mi sono mai trovato in una situazione a dir poco imbarazzante così, dopo aver acquistato la EastWest Hollywood Strings Diamond Edition. Vengo subito al punto: non riesco ( e non ho capito se è possibile farlo) ad attivare la sensitivity in Play 3 nelle articulations che non l'hanno già attivata. Alcune articulations come i Pizz., Spicc., hanno attivata la sensitivity e funzionano benissimo ma la stragrande maggioranza delle articulations non hanno la sensitivity attivata e suonano sempre al massimo della dinamica. Chiedo se qualcuno sa come poter fare per inserire la dinamica (sensitivity) nelle articulations che non ce l'hanno. Da notare che nel manuale degli Hollywood Strings Diamond non si fa assolutamente cenno a questa possibilità. Addirittura la parola sensitivity non esiste! Ho scritto alla soundsonline (due mail) per chiedere chiarimenti ma nessuno mi ha risposto da una settimana a questa parte. Se qualcuno ha esperienza di questo e riesce a darmi una risposta lo ringrazio infinitamente già da ora.

gribit
09-03-2013, 08:58
In generale (intendo nelle varie librerie -spesso- orchestrali):
nelle patch dove si usa la ModWheel, o altro, per controllare i vari strati (layer) di dinamica la velocity (intendi questo per "sensitivity", no?) non ha senso... (il Vienna Instrument della VSL permette di scegliere tra le due opzioni però)
Gli HS usando ModWheel (CC 1) e Expression (CC 11) per controllare vibrato e dinamica... evidentemente le articolazioni di cui parli sono quelle.
Non sono sicuro, ma il Play non (ci) permette, come il VI, di scegliere... (controllerò)

Benvenuto.

sbiril
09-03-2013, 15:13
Grazie gribit per la risposta e per il benvenuto. Volevo però chiarire alcune cose. Innanzitutto che i vari layer vengano gestiti da una rotella mi fa sorridere. Ma scusate: non è molto più comodo gestirle con la velocity come si fa e si faceva 20 anni fa con i vari campionatori Akai, EMU, ecc? Per esempio si assegna alla velocity da 1 a 33 il layer 1; da 34 a 66 il layer 2, da 67 a 99 il layer 3 e da 100 a 127 il layer 4 così oltre che a cambiare automaticamente il campione (layer) hai anche il controllo del volume. In più con il crossfade da un layer all'altro il gioco è fatto! Questo comunque viene fatto tranquillamente dalle varie librerie che già posseggo: la LASS, la Cinematic e la Vienna usate con Contact hanno la dinamica con la velocity, che ritengo sia la normalità. L'unica che finora ho trovato a non averla (e a quanto pare a non poterla attivare) è proprio la HS. Per me è una cosa imbarazzante. Ma il mondo va avanti o va indietro? Che oggi, nel 2013, debba star qui a parlare di queste cose che erano già state "inventate" 20 anni fa mi sembra davvero assurdo! Ma quando si deve suonare una frase melodica dovendo accentuare alcune note invece di altre come si fa? Il volume lo si deve usare per dare dinamica ad un suono lungo e tenuto ma quando cambio nota questa deve avere la propria dinamica e il proprio layer che do semplicemente suonando più o meno forte. Oltre tutto faccio con una mano invece che con due (una che suona e l'altra che gira una rotella!!!!!)
A queste condizioni la HS, pur avendo dei campioni superlativi, non è per me utilizzabile: la reimpacchetto e continuerò ad usare le mie vecchie librerie con la velocity attivata. Se qualcuno scopre o sa come fare per attivare questa benedetta sensibility (velocity) con Play 3, per favore mi faccia sapere: lo ascolterò molto volentieri. La cosa inaccettabile è comunque che la EastWest da me più volte contattata sull'argomento non si sia neanche degnata di rispondermi. Credo che la mia esperienza con i suoni della EastWest finisca qui. Grazie a tutti.
Mirco

gribit
09-03-2013, 16:18
Mirco... non so se non mi sono spiegato, o frainteso la domanda, io o sei tu che confondi alcuni concetti...

Volevo però chiarire alcune cose. Innanzitutto che i vari layer vengano gestiti da una rotella mi fa sorridere. Ma scusate: non è molto più comodo gestirle con la velocity come si fa e si faceva 20 anni fa con i vari campionatori Akai, EMU, ecc? Per esempio si assegna alla velocity da 1 a 33 il layer 1; da 34 a 66 il layer 2, da 67 a 99 il layer 3 e da 100 a 127 il layer 4 così oltre che a cambiare automaticamente il campione (layer) hai anche il controllo del volume. In più con il crossfade da un layer all'altro il gioco è fatto!
Scusa... ti fa sorridere il fatto "che i layer vengano gestiti con una rotella" e poi chiudi con "in più con il crossfade da un layer all'altro il gioco è fatto"?
Quando ho scritto si usa la ModWheel, o altro, per controllare i vari strati (layer) di dinamica mi sembrava ovvio che parlassi di crossfade tra i layers per creare dinamica (e i layer SONO programmati proprio come scrivi tu... valori a parte)...
Anche i LASS hanno la velocity disabilitata quando usi le patch che controllano la dinamica con il crossfade...
La velocity, secondo me e non solo, ha più senso quando scrivi frasi staccate, ritmiche (non inteso come percussioni)... per le frasi melodiche il crossfade ti permette di suonare usando le dinamiche "reali"... come piano o forte (o una via di mezzo) senza preoccuparti di dare al tocco questa incombenza (visto poi che si preoccupa di gestire già, per esempio, il legato)...

Anche la Vienna...: se attivi il crossfade, la velocity non funziona... ovviamente, nel player VI vista la possibilità, puoi scegliere una delle due a seconda della frase che vuoi suonare...

Dare una risposta al "problema" di accentuare alcune note, per esempio, dimostra quanto l'argomento sia molto complesso (e ogni utente poi usa un suo metodo)...
Non basta, purtroppo, scrivere la frase perché suoni bene... dei poi "disegnare/modellare" con i CC 1 e CC 11 (o quel che utilizza la tale libreria) e farsi anche furbetti [8D] utilizzando vari trucchetti come quello di aggiungere una articolazione ad hoc per raggiungere lo scopo richiesto...


Non so se ho reso meglio l'idea... se ti ho aiutato a vedere la cosa da un altro punto di vista... speriamo. :rolleyes:

sbiril
09-03-2013, 21:35
gribit ti sei spiegato bene ma forse non hai capito cosa ho voluto dire io e probabilmente non hai mai usato un campionatore. Il crossfade da un layer all'altro di cui parlo, nei campionatori è gestito sempre dalla dinamica della tastiera senza bisogno di toccare le rotelle che servono all'occorenza per il solito vibrato o per il pitch bend. Quindi se tu suoni piano, sentirai il primo layer con il campione suonato piano e in più a basso volume: poi suonando più forte sentirai il secondo layer (con il crossfade automatico) a volume un pò più alto e così via fino al massimo della dinamica. Comodissimo! Hai la possibilità di dare alla frase che stai suonando già l'espressione che vuoi ottenere (come farebbe il musicista suonando dal vivo la stessa frase con lo strumento vero). Poi la elaborerai per ottenere ancor meglio l'espressione che magari non sei riuscito a dare nell'esecuzione. Io da sempre sono abituato così e trovo innaturale dover passare da un layer all'altro o cambiare la velocity con una rotella. Spero di essermi spiegato e che tu abbia capito. Grazie.

gribit
10-03-2013, 16:57
Sono troppo vecchio per non aver mai usato un campionatore... :D

Secondo me parliamo della stessa cosa, ma preferiamo mezzi diversi per ottenerla... non so... forse il concetto crossfade è più moderno? (è più semplice da ottenere al giorno d'oggi... visto la maggior memoria a disposizione per i campioni... il paragone coi vecchi sampler non regge...)

...e, ripeto, scrivere una frase "melodica" di archi (suonandola) è molto più semplice usando la ModWheel... ma, per quel che dicevo, sarà questione di gusti...? Ok... ci aggiungo "secondo me". :rolleyes:

Come fai un crescendo su una sola nota (se non hai un campione già fatto)? ...non usi il crossfade...? ...o usi il volume...? (ma anche di 3 note consecutive, direi...)

Per concludere, molto dipende dal tipo frase che vuoi scrivere... e quelli di Vienna, permettendoci di scegliere, (forse) hanno la vista lunga per certe cose...
Però una frase espressiva viene più realistica usando il crossfade... ne sono sicuro. :D

Alberto Buffolano
10-03-2013, 18:13
In generale (intendo nelle varie librerie -spesso- orchestrali):
nelle patch dove si usa la ModWheel, o altro, per controllare i vari strati (layer) di dinamica la velocity (intendi questo per "sensitivity", no?) non ha senso...

...le patch con l'accento iniziale... :elefant:

____________

sbiril, è di comune pensiero che usare il CC1 per pilotare la dinamica dei virtual instruments sia molto comodo in alcuni casi. poi, ognuno ha il suo modo di lavorare. mi chiedo però come si faccia al giorno d'oggi ad emulare un crescendo, un forte piano od altre articolazioni così complesse, in maniera credibile e in breve tempo, con delle patch la cui dinamica è gestita solo dalla velocity...
personalmente, con "le rotelline" riesco ad avere risultati migliori.

gribit
10-03-2013, 18:41
...le patch con l'accento iniziale... :elefant:
Anche... se ci sono. :D


sbiril, è di comune pensiero che usare il CC1 per pilotare la dinamica dei virtual instruments sia molto comodo in alcuni casi. poi, ognuno ha il suo modo di lavorare. mi chiedo però come si faccia al giorno d'oggi ad emulare un crescendo, un forte piano od altre articolazioni così complesse, in maniera credibile e in breve tempo, con delle patch la cui dinamica è gestita solo dalla velocity...
personalmente, con "le rotelline" riesco ad avere risultati migliori.
Grazie del... sostegno... :D:rolleyes:

playmusic
10-03-2013, 23:04
... non è molto più comodo gestirle con la velocity come si fa e si faceva 20 anni fa con i vari campionatori Akai, EMU, ecc?

Forse, Sbiril, ti sfuggono piccoli e importanti particolari che Gribit ha cercato di spiegarti.
Rispetto agli HW di 20 anni fa, il Soft Sampler Player, dopo GigaSampler, si è evoluto non solo sui layer e sulla durata dei campioni, ma anche sulle articolazioni dei singoli strumenti, che prima avevi come Preset separati.
Oggi, invece, e questo lo sai, sono inclusi spesso in un'unico preset e possono essere richiamati tramite Note MIDI (Kontakt, in primis, ma anche Play, Vienna, MachFive) o con la ModWheel.
Le JamPack Orchestrali di Logic, ad esempio, rispondono a quest'ultima modalità (hai mai provato?).
Aggiungi anche, che per evitare nell'esecuzione ribattuta la ripetitività dello stesso suono alla stessa Velocity, nei Soft Sampler trovi spesso anche il cosidetto Round Robin: in altre parole, il campionamento multiplo della stessa nota a parità di Velocity.

Bene: mescola e shakera il tutto e ti trovi che le modalità di "esecuzione", alias articolazioni, sono molte di più rispetto a 20 anni fa.
Se fai orchestrazione o cinematica, ti renderai conto che alcune articolazioni, tra cui anche un semplice crescendo, risulta più comodo gestirlo con la ModWheel (128 valori esprimibili) che con i soli Layer (nella migliore libreria non supera i 16 livelli).
Come pure, e concludo, se la tua Master te lo consente, usare un BreathController per i fiati, ad esempio, risulta superiore e migliore rispetto ai controlli sopra indicati.

Ad Musica Sampler Maiora :D

gribit
11-03-2013, 12:02
Ad Musica Sampler Maiora :D
Playmusic... vuoi essere bannato? ...in questo forum non sono ammesse le brutte parole! :rolleyes:

playmusic
11-03-2013, 20:39
Playmusic... vuoi essere bannato? ...in questo forum non sono ammesse le brutte parole! :rolleyes:

... meno male che ho cercato di ablare in modo poco scurrile e afferente a tuo inconscio sampleriano :)