Originariamente Inviato da
Alberto Buffolano
infatti incide, e ha' voglia se 'ncide!
a rigor di logica (e di fisica, e di elettronica), più alta è la frequenza, più i processori si sforzano.
quindi se proprio il computer non ce la fa, conviene tenersi bassi, tenendo sempre presente che tutte le volte che si converte da analogico a digitale (e viceversa) si ha sempre una perdita di informazioni di circa la metà rispetto a quella contenuta nel campionamento iniziale.
teorema di Niquist
dici di comporre al 90% col virtuale... dunque c'è una parte di audio registrata. e come fai a convertire la registrazione da 48k a 44,1k
(dunque nè 41 ne 44)? avrai inevitabilmente una dilatazione del segnale (effetto nastro rallentato).
io ti consiglio di pensare alla frequenza di campionamento prima di iniziare a lavorare, e a quella di destinazione solo a lavoro terminato, basandoti sul tipo di supporto a cui è destinato il tuo lavoro (ad esempio il cd è a 44,1k mentre il dvd è a 48k i SACD arrivano quasi a 3MHz!!!).
se inizi in digitale, e finisci in digitale allora non esistono problemi se non quello della conversione in riproduzione.
spero di essere stato chiaro ed esaustivo, scusate la prolissità.