Originariamente Inviato da
elzevir
Ciao Red,
grazie per il consiglio! Anch'io cerco di "sentire" se un suono può funzionare oppure no.
Diciamo che una delle cose che mi hanno insegnato parecchi anni orsono è quella di togliere spesso gli occhi dallo schermo, soprattutto in fase di mixaggio.
So che la mia domanda di partenza è troppo generica, ma ad esempio:
- un riverbero che suona "giusto" in una parte del brano suonata lenta, crea confusione quando le note incalzano (qui la prima cosa che mi è venuta in mente è di automatizzare il segnale wet/dry per asciugare)
Per questo mi chiedevo, se ci sono alcune prassi e se alcuni riverberi sono sconsigliati (sulla carta) per un pianoforte classico.
ciao
Quoto il distogliere gli occhi dalla schermo ma, se li chiudi proprio, spegni uno dei 5 sensi e puoi veicolare maggiore attenzione sull'udito.
Specialmente il riverbero, se vuoi ricreare un ambiente, deve farti vedere lo strumento nell'ambiente dove lo immagini: un teatro, un club, un salone delle feste......
Se invece parliamo degli ambienti in un brano pop il segreto è che del riverbero ne devi sentire la mancanza quando lo metti in standby ma che non lo devi sentire quando lo riaccendi e comunque è pratica comune cambiarlo/automatizzarlo a seconda delle varie parti del brano.
Logic Pro 8.02, MacBook Pro 2.5 Ghz Intel Core 2 Duo, 4 GB Ram, Mac OS X 10.5.6, Motu Ultralite Firewire 1410, orecchie funzionanti e studio sonorizzato come Cristo comanda...