Provo a dire la mia!
LPX, lo sostengo dall’inizio, si basa su un nuovo codice, fermo restando il motore audio/MIDI migliorato ma sostanzialmente sempre lo stesso che, in passato, è stato anche rilasciato in “licenza” (Nuendo, fino a quando non si è inserita la Yamaha, si basava sullo stesso codice di partenza: partnership con l’allora Emagic). I 64bit, poi, hanno dato quella marcia in più in linea con i tempi, ma previsto dalla Apple fin dalla prima release del 2014.
MIDI: con la logica dell’Environment, credo che da sempre sia un passo avanti alle altre DAW. i MIDI plug.ins ne sono una prova consistente.
Tuttavia, non posso non rilevare che a fronte di una forte ed evidente esemplificazione della GUI e del Workflow, con l’aggiunta di tante nuove features in linea con la produzione Pop moderna, ci sono cose che ancora non riesco a giustificare:
- SCORE: l’unica cosa aggiunta, evidente, di mamma Apple è una legatura “adattabile”. Chi ha bisogno anche di fare scoring, ancora oggi si rivolge altrove (Sibelius in primis, e un Dorico che galoppa come non mai). Tra l’altro l’integrazione con gli Accordi dell’arrangement presente nella v.9 completamente scomparso! Boh.
- REDMATICA: acquisita nel 2012, dopo 7 anni ancora non si è visto un’integrazione in LPX, ma solo un barlume di presenza in MainStage sotto forma di un ridimensionato AutoSampler;
- LIBRERIE: legate a doppio filo con l’EXS24, non credo di aver notato una svolta concreta tale da non avere la necessità di “ripiegare” sul canonico Kontakt o, per chi fa soundtrack spinto come AntonGiulio, la VSL. Certo non mancano possibilità offerte da Alchemy, ma si tratta pur sempre di sound elettronico, non emulativo acustico; l’EXS stesso, ormai ha circa 20, se ricordo bene;
- CHORD/SCALER: faccio riferimento a tutte le nuove soluzioni, che, in modo +/- interessante da diversi anni, suggeriscono sequenze armonico/melodiche che nelle mani di un buon musicista, possono aiutare a sviluppare nuove idee. Spesso la ns cultura armonica e melodica, per quanto possa essere identificativa del ns stile d’arrangiamento, rischia alla lunga di diventare stereotipata;
Queste le prime cose venute in mente. In un momento storico dove il Tempo diventa spesso determinante per un lavoro, avere un LPX che si evolve anche sugli aspetti sopra indicati, non credo dispiacerebbe: non credete?
Ad Majora!
AC
AC
Mac Studio M1 MAX (32/512) macOS Ventura, AUDIENT EVO 8, LPX & LP11 ultima versione, Melodyne 5; plugin FX/VI; Master NI S61;