... mi permetto e lo faccio con tutta l'umiltà che possiedo ...
Il "piacere" o il "non piacere" è subordinato alla cultura musicale (e non) intrinseca in ogni persona, è subordinato ad un gusto personale, è subordinato ..., è subordinato ..., è subordinato ....
Chi decide cosa?
Chi determina se un artista o un genere musicale è "limitato"?
Io Antonio?
Tu?
Ma soprattutto, limitato rispetto a cosa?
Nella mia vita, 52 anni, 8° di pianoforte, Accademia delle Belli Arti "Brera" di Milano, ho imparato che ( come dici tu ) la storia insegna e sta a noi modificarla per poterne migliorare il risultato. Per fare questo, oggi c'è l'ausilio della virtualizzazione ( e mi sembra che dalla tua firma tu sia un forte ususfruitore ) e Viva Dio, meno male! E questo in tutti i campi, anche nella grafica.
Sinceramente ( perché provato in prima persona ) mi sono inchinato davanti ad artisti che "ruttano" la loro genialità, anzi, mi sono rammaricato di non essere stato io a "ruttare" con la stessa genialità.
Quando i Pink Floyd rappresentarono per la prima volta dal vivo Atom Earth Mother, per quanta verdura ci fosse sul palco ( vista la disapprovazione del pubblico ) avrebbero potuto cambiare mestiere ... e meno male che non l'hanno fatto. Ma questo lo dico per me e per la mia scelta di vita artistica.
Un altro, avrebbe preferito vedere un bel negozio di frutta e verdura in Regent Street.
Ho imparato a non criticare le scelte stilistiche delle persone, per lo meno fino a quando queste scelte stilistiche non violano la mia libertà.
Se mi va lo ascolto, diversamente no.
Tutto il resto è noia.
Antonio